La Commissione europea ha invitato l'Italia a conformarsi agli obblighi derivanti dal diritto comunitario ed in special modo dal Regolamento CEE n. 1408/71 (ora Regolamento CE n. 883/2004) e a pagare taluni assegni di natura familiare previsti dalla legislazione della regione del Trentino-Alto Adige e da quella provinciale di Bolzano per le persone che vi lavorano ma vivono in Austria (lavoratori frontalieri).
L'attuale rifiuto delle autorità italiane a pagare queste indennità ai lavoratori si basa sul fatto che i lavoratori non risiedono in Trentino - Alto Adige o nella provincia di Bolzano, ma solo vi lavorano, avendo invece la loro residenza in Austria.
Secondo il diritto dell’Unione europea, i lavoratori frontalieri ( ovvero le persone che lavorano in uno Stato membro ma risiedono in un altro ove ritornano ogni giorno o almeno una volta alla settimana) sono coperti dal sistema di sicurezza sociale del paese in cui lavorano e non da quello in in cui risiedono. L’attuale requisito di residenza per gli assegni familiari previsto dalla legislazione regionale del Trentino Alto Adige e da quella provinciale di Bolzano costituisce quindi un ostacolo alla libera circolazione dei lavoratori.
La richiesta della Commissione assume la forma di un 'parere motivato' nell’ambito della procedura di infrazione UE prevista dall’art. 258 TFUE. Se l'Italia non adeguerà la propria legislazione al diritto dell’Unione europea entro due mesi, la Commissione potrà decidere di deferirla alla Corte europea di giustizia.
La Commissione europea ha avviato nel corso del 2009 la procedura preliminare di infrazione nei confronti dell’Italia in relazione all’assegno familiare regionale previsto dalla legislazione del Trentino Alto-Adige e da quello provinciale previsto dalla Provincia autonoma di Bolzano (procedura n. 4685: “Compatibilità con la normativa UE della clausola della residenza per beneficiare dell'assegno regionale del Trentino Alto Adige e dell' assegno provinciale della Provincia di Bolzano al nucleo familiare”).
Fonte: Commissione europea – Direzione Occupazione, Affari sociali e inclusione