ASGI

Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
Indietro
 
 
28.09.2011

Interrogazione al Ministro Interno per immigrati trattenuti su navi

 
Accertare le procedure attraverso cui sono stati ristretti a bordo di due navi ormeggiate al porto di Palermo circa 800 immigrati irregolari e verificare che siano state rispettate le norme a garanzia del diritto di difesa.
 
 
L'interrogazione urgente è stata presentata In base alla segnalazione della Camera Penale di Palermo 'Conca d'Oro', si legge nell'interrogazione, "in tale circostanza, sarebbero state messe in atto misure restrittive della libertà personale, e del tutto atipiche, come il trattenimento in una nave, senza il vaglio dell'autorità giudiziaria, e l'assistenza effettiva di difensori. Se quanto denunciato dalla locale Camera Penale rispondesse al vero - si fa notare in un documento - i motivi di allarme per tale procedura sarebbero molteplici e gravi".

L'Unione Camere Penali chiede se "possa ritenersi conforme alla Costituzione, alla normativa europea ed alla disciplina interna dei rimpatri, in particolare nelle parti che obbligano lo Stato a garantire al migrante un trattamento che salvaguardi la dignità dell'individuo".

La richiesta riguarda anche se sia stato rispettato il disposto dell'art.13 comma 5 bis del decreto legislativo 286/1998, che in applicazione dell'art.13 comma 3 della Costituzione, impone la convalida, previa audizione dell'interessato, delle misure interdittive della libertà personale, quali i trattenimenti e gli accompagnamenti coattivi alla frontiera disposti dal questore; se il questore abbia notificato l'ordine di accompagnamento coattivo alla frontiera e l'ordine di trattenimento all'interessato, e poi trasmesso entro 48 ore i provvedimenti al giudice di pace competente per la convalida; se i giudici di pace abbiano, nelle 48 ore successive, provveduto alla convalida, sentito l'interessato.

"Non può non rilevare come, se a tali domande non dovesse essere dato un immediato e rassicurante riscontro ci troveremmo di fronte una dilatazione, senza controlli, di poteri di limitazione della libertà personale, assegnata agli organi di Polizia, in conflitto con il chiaro dettato costituzionale e con la normativa, europea e nazionale, di settore.Pertanto, preso atto di quanto segnalato dalla Camera Penale di Palermo 'Conca d'Oro', si chiede al Ministro dell'Interno, nonché al ministro della Giustizia e ai procuratori della Repubblica di Palermo ed Agrigento, di chiarire, ognuno per le rispettive funzioni e competenze, gli interrogativi posti dalla vicenda e di verificare se nel caso denunciato siano state rispettate le procedure a garanzia del diritto di difesa".
 
» Torna alla lista