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14.09.2011

Frontex - Nuovi poteri e ispettori per diritti umani

 
Decisione del Parlamento europeo. Nel mandato all'agenzia provvedimenti per assicurare il pieno rispetto dei diritti umani in tutte le operazioni di controllo. L'Agenzia acquistera' o affittera' le proprie attrezzature senza dipendere piu' dagli Stati membri.
 
 
Frontex, l'agenzia per il controllo delle frontiere esterne degli Stati membri dell'Ue nata nel 2004, nominera' un ispettore per assicurare che i controlli alle frontiere europee rispettino i diritti fondamentali, secondo i cambiamenti al mandato adottati martedi' dal Parlamento.
L'agenzia inoltre potra' possedere o affittare le proprie attrezzature per non dipendere piu' dagli impegni degli Stati membri.
Le nuove regole di modifica del regolamento di Frontex sono state adottate dal Parlamento europeo con 431 voti in favore, 49 contrari e 48 astensioni. Secondo la relatrice Simon Busuttil (PPE, MT), "questa e' la riforma piu' importante dalla creazione di Frontex nel 2004 e il Parlamento la accoglie con grande favore. La nostra valutazione dei primi 6 anni di lavoro dell'agenzia ci dice che e' necessario rinforzarla e renderla

piu' efficace"

Piu' attenzione ai diritti umani. Una delle conquiste principali del Parlamento europeo e' stata quella di inserire nel mandato rinnovato una serie di provvedimenti per assicurare il pieno rispetto dei diritti umani in tutte le operazioni di Frontex. Su richiesta dell'Aula, dunque, l'agenzia assumera' un "responsabile per i diritti fondamentali" e creera' un "forum consultivo sui diritti fondamentali" per coadiuvare il consiglio di amministrazione dell'agenzia. Il forum consultivo includera' l'Agenzia per i diritti fondamentali dell'Ue e l'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo, l'Alto Commissariato Onu per i rifugiati e specialisti di Ong del settore.
Secondo le nuove norme, nel caso di violazione dei diritti umani, le missioni Frontex potrebbero essere sospese o cancellate del tutto. Tra i compiti dell'agenzia ci sara' anche quello di assistere gli Stati membri in situazioni che potrebbero coinvolgere emergenze umanitarie e soccorsi in mare. Frontex predisporra' codici di condotta per garantire la conformita' ai diritti umani di tutte le missioni, incluse le operazioni di rimpatrio. Secondo il diritto internazionale, nessuno potra' essere fatto sbarcare o rimpatriato in un paese in cui la sua vita o la sua liberta' possano essere lese. Secondo il testo concordato, infatti, l'agenzia rispettera' il principio di "non respingimento" in ogni circostanza.
Maggiori risorse logistiche. Frontex acquistera' o affittera' inoltre le proprie attrezzature, come automobili o elicotteri, invece di dipendere da quelle fornite dagli Stati membri com'e' stato finora. Le nuove norme impongono inoltre ai governi nazionali di rispettare i propri impegni, concordati su base annua, nel fornire un certo numero di guardie di frontiera o una certa quantita' di attrezzature all'agenzia.
Le squadre europee di guardie di frontiera. Le squadre europee di guardie di frontiera, che dovrebbero aumentare l'efficienza e dare alle azioni di Frontex maggiore visibilita' unificando le esistenti squadre comuni di sostegno e le squadre d'intervento rapido, saranno formate da guardie nazionali assegnate dagli Stati membri per le operazioni comuni. Una volta che il Consiglio dara' il via libera al nuovo regolamento, questo entrera' in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea. Le nuove norme avranno effetto dunque dalla fine del 2011.

(Fonte: www.redattoresociale.it)
 
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