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Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
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12.09.2011

Ministero dell'Interno - Gli studenti stranieri neolaureati in Italia non possono convertire il permesso di soggiorno da studio in attesa occupazione

 
Lo ha affermato il Ministero dell'Interno nella circolare n. 6786 del 5 settembre 2011
 
 
Gli studenti stranieri che concludono proficuamente gli studi universitari e non accedono a dottorati o master universitari di secondo livello non hanno diritto alla conversione del permesso di soggiorno da studio ad attesa occupazione secondo il  Ministero dell'Interno . La conversione rimane possibile con la presentazione di un contratto di lavoro, in quanto i neolaureati in Italia sono esenti dalla verifica della sussistenza delle quote e possono essere quindi presentate in ogni momento dell’anno.
A differenza di coloro che proseguono e concludono gli studi universitari di secondo livello come master e dottorati di ricerca per i quali l'art.  22 del Testo Unico Immigrazione il comma 11 bis che prevede che "Lo straniero che ha conseguito in Italia il dottorato o il master universitario di secondo livello, alla scadenza del permesso di soggiorno per motivi di studio, può essere iscritto nell’elenco anagrafico previsto dall’articolo 4 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 7 luglio 2000, n. 442, per un periodo non superiore a dodici mesi, ovvero, in presenza dei requisiti previsti dal presente testo unico, può chiedere la conversione in permesso di soggiorno per motivi di lavoro.", per i soli neolaureati è necessario vi sia una modifica legislativa per ottenere il proseguio del soggiorno in Italia se disoccupati  .

Lo ha affermato recentemente il  Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Direzione centrale dell'Immigrazione e della Polizia delle Frontiere del Ministero dell'Interno con la circolare n. 6786 del 5 settembre 2011 dove si afferma che per procedere a tale conversione sia preliminarmente necessario uno specifico intervento di modifica legislativa e che il suddetto orientamento è stato opportunamente condiviso con il Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione.

La circolare

 
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