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Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
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31.08.2011

Regione Veneto: Contributi economici alle famiglie numerose, ma solo se di cittadinanza italiana e residenti in Veneto da almeno cinque anni

 
ASGI: “Una misura discriminatoria nei confronti degli stranieri e degli stessi cittadini italiani provenienti da altre regioni contraria alla Costituzione italiana e al diritto dell’Unione europea”.
 
Il parere del Servizio anti-discriminazioni e della sez. reg. del Veneto dell'ASGI sul programma "bonus famiglie" della Regione Veneto (137.07 KB)
 

Con delibera della Giunta Regionale n. 1360 dd. 3 agosto 2011, la Regione del Veneto prevede la realizzazione, tramite i Comuni, di un programma di interventi economici straordinari a favore delle famiglie numerose e di quelle con parti plurigemellari. 

L’importo complessivo disponibile per il contributo economico denominato “bonus famiglia” è di un milione di euro, di cui 880 mila da destinare alle famiglie numerose (con numero di figli pari o superiore a quattro) e  120 mila euro per le famiglie con parti trigemellari. Le domande dovranno essere presentate dai comuni entro il 31 ottobre c.a.

I requisiti richiesti sono la cittadinanza italiana, la residenza da almeno 5 anni nella Regione del Veneto, un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) riferito ai redditi dell’anno precedente non superiore a 30 mila euro.

Il bonus varia a seconda del numero dei figli: 600 euro alle famiglie con 4 figli; 700 euro con 5 figli; 800 euro con 6 figli; 900 euro con 7 figli; 1.000 euro con 8 figli; 1.200 euro con 9 figli o in numero superiore a 9. Per le famiglie con parti trigemellari è invece previsto un bonus di 900 euro ma, se sono presenti altri figli, la famiglia non potrà beneficiare di entrambe le tipologie di contributo.

I Comuni, dopo aver accolto la domanda ed accertato il possesso dei requisiti, dovranno stilare, entro il 31 ottobre 2011, una graduatoria per ogni tipologia di famiglie in base al reddito ISEE.

Con un  documento sottoscritto congiuntamente dal servizio   di supporto giuridico contro le discriminazioni etnico-razziali e religiose e dalla sezione regionale per il Veneto,   ed inviato al Presidente della Regione, all’ANCI Veneto, all’UNAR, nonché alla Commissione europea, l’ASGI ha inteso sottolineare come i criteri di cittadinanza e di anzianità di residenza previsti dalla suddetta delibera della Regione Veneto ai  fini dell’accesso alla  prestazione denominata “bonus famiglia” sono in contrasto con la Costituzione ed il diritto dell’Unione europea, in quanto determinano una discriminazione a danno dei cittadini di altri Stati membri dell’Unione europea, dei cittadini di Paesi terzi non membri dell’Unione europea, nonché degli stessi cittadini italiani i quali pur residenti in Veneto non dispongano del richiesto grado di “autoctonia” .

Nel documento si sottolineano i profili di contrasto della misura introdotta dalla Regione Veneto con il principi costituzionali di uguaglianza e di ragionevolezza alla luce della consolidata giurisprudenza della Corte Costituzionale che piu’ volte ha rimarcato come requisiti di cittadinanza e di anzianità di residenza costituiscono elementi di distinzione arbitrari se riferiti all’accesso a prestazioni sociali finalizzate all’inclusione sociale ovvero alla tutela di bisogni primari della persona (in particolare Corte Cost., sent. n. 40/2011). Ugualmente, l’esclusione dalla misura di sostegno del reddito delle famiglie numerose  voluta dalla Regione Veneto nei confronti dei  cittadini di altri Stati membri dell’Unione europea e dei loro familiari confligge palesemente con i principi di liberta’ di circolazione  e di non discriminazione di cui al diritto dell’Unione europea. Parimenti appare violato il principio di parita’ di trattamento in materia di accesso alle prestazioni di assistenza sociale di cui debbono godere talune categorie di cittadini di Paesi terzi non membri dell’Unione europea per effetto di disposizioni del diritto dell’Unione europea (lungo soggiornanti, rifugiati e titolari della protezione sussidiaria). La discriminazione operata nei confronti dei cittadini di Paesi terzi regolarmente soggiornanti nel territorio della Regione Veneto, appare inoltre in insanabile contrasto con l’art. 41 del T.U. immigrazione, che prevede il principio di parita’ di trattamento per coloro che siano in possesso della carta di soggiorno o del  permesso di soggiorno della durata di almeno un anno.

L’ASGI ha segnalato la discriminazione operata dalla Regione Veneto all’UNAR (Ufficio Nazionale Anti-Discriminazioni Razziali) presso il Dipartimento Pari Opportunità, nonche’ alla Commissione europea, richiedendo l’avvio di una procedura d’infrazione del diritto UE ai sensi dell’art. 258 del TFUE.

La delibera della Regione Veneto puo’ essere scaricata dal sito web: http://www.regione.veneto.it/NR/rdonlyres/A8EAC74B-F588-4200-A9DC-6ED23AF30D34/0/DGR_1360_DSSO.pdf  .

Tutte le informazioni sul programma “bonus famiglie” della Regione Veneto possono essere reperite sul sito web della Regione Veneto: http://www.regione.veneto.it/Bandi+Avvisi+Concorsi/Bandi/finanziamento+parti+trigemellari+e+famiglie+numerose.htm

 

A cura del Servizio di supporto giuridico contro le discriminazioni etnico-razziali e religiose. Progetto ASGI con il sostegno finanziario della Fondazione italiana a finalita' umanitarie Charlemagne ONLUS.

 
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