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Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
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14.07.2011

Consiglio europeo - Rapporto sull' integrazione e rispetto dei diritti delle minoranze

 
Nel documento un “Gruppo di personalità eminenti” esamina le sfide che pongono il ritorno dell’intolleranza e della discriminazione in Europa. Il rapporto sottolinea quanto il rischio sia serio, identifica le cause e formula una serie di proposte per “vivere insieme”.
 
 
Nell’estate del 2010, il Consiglio d’Europa ha incaricato un “Gruppo di personalità eminenti” – guidato da Joschka Fischer - di preparare un rapporto sulle sfide che ci pongono il ritorno dell’intolleranza e della discriminazione in Europa. Il rapporto sottolinea quanto il rischio sia serio, identifica le cause e formula una serie di proposte per “vivere insieme”.

Il rapporto del Consiglio dell’UE su integrazione e rispetto dei diritti delle minoranze

I 17 principi guida individuati dagli Esperti


Il rapporto nasce dall’esigenza di analizzare i rischi legati alle tendenze xenofobe e populiste che vedono protagonisti alcuni partiti politici in diversi Paesi europei, come pure l’intolleranza, la discriminazione, la perdita di libertà e i conflitti che spesso sono legati alle religioni. L’attenzione dei ricercatori si è focalizzata proprio sul trattamento delle minoranze nei Paesi membri del Consiglio. Al centro di tutte le ricerche è stata la questione relativa alla minoranza Rom. Lo scenario del trattamento dell’immigrazione e delle minoranze in Europa, emerso dal rapporto, non lascia molto spazio a facili ottimismi. La diffusione della discriminazione e dell’intolleranza, soprattutto nei confronti dei rom e degli immigrati, ma anche degli immigrati di seconda e di terza generazione, quindi di persone nate e cresciute sul territorio dei paesi europei, rischia infatti, secondo quanto detto durante la presentazione del rapporto, di mettere a repentaglio l’incolumità di valori fondamentali del Consiglio d’Europa. Nel rapporto vengono individuati alcuni rischi che preoccupano in particolare gli osservatori: la dilagante intolleranza, il crescente sostegno ai partiti xenofobi e populisti, la discriminazione, la presenza di una popolazione praticamente senza diritti, la formazione di societa’ parallele, l’estremismo islamico, la perdita di liberta’ democratiche e il potenziale conflitto tra liberta’ religiosa e liberta’ di espressione.

Nel documento vengono inoltre indicate alcune linee guida, le cosiddette raccomandazioni, a cui le istituzioni europee, ma anche ai Governi dei singoli Paesi, dovrebbero attenersi per assicurare un futuro di tolleranza e convivenza civile per le popolazioni che risiedono sul territorio dell’Unione Europea. Per il gruppo sono da estendere diritti e doveri civici, compreso il diritto di voto, in primis alle elezioni amministrative, al maggior numero possibile di residenti concedere a tutti i residenti stranieri il diritto di voto alle elezioni amministrative. Gli Stati Europei sono, inoltre, invitati ad intervenire per limitare le informazioni fuorvianti e gli stereotipi sull’immigrazione che circolano spesso nei media, in modo da fornire ai loro cittadini un quadro piu’ realistico della situazione e dei bisogni attuali e futuri dell’Europa in materia di immigrazione.

Fonte : EUprogress, Fondazione Leone Moressa
 
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