Libia - Fissato oggi incontro a Bruxelles dei ministri degli Esteri dei paesi membri dell'Unione europea.
(AGI) Bruxelles - I ministri degli Esteri dei Paesi membri dell'Unione Europea, che si incontreranno oggi a Bruxelles, si apprestano a "deplorare" la repressione a danno dei civili in corso in Libia per cercare di stroncare le proteste contro il regime di Muammar Gheddafi: e' quanto risulta dalla bozza di dichiarazione congiunta che i capi delle diplomazie dei Ventisette adotteranno al termine del loro vertice.
"Il Consiglio dei Ministri condanna la repressione in atto contro pacifici dimostranti in Libia, e deplora la violenza e la morte di civili", recita il testo del documento, un cui estratto e' stato reso noto in anticipo.
"La liberta' di espressione e quella di riunirsi pacificamente", prosegue la bozza, "sono diritti fondamentali di ogni essere umano, che come tali debbono essere rispettati e protetti". Ieri in termini analoghi si era gia' espressa lady Catherine Ashton, alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dell'Ue.
Ashton, richiamando i principi-base della Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici, aveva espresso "profonda preoccupazione" per gli sviluppi della crisi libica, e aveva inoltre ingiunto alle autorita' di Tripoli di "collaborare appieno per la tutela dei cittadini" comunitari.
Fonte: AGI
"Il Consiglio dei Ministri condanna la repressione in atto contro pacifici dimostranti in Libia, e deplora la violenza e la morte di civili", recita il testo del documento, un cui estratto e' stato reso noto in anticipo.
"La liberta' di espressione e quella di riunirsi pacificamente", prosegue la bozza, "sono diritti fondamentali di ogni essere umano, che come tali debbono essere rispettati e protetti". Ieri in termini analoghi si era gia' espressa lady Catherine Ashton, alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dell'Ue.
Ashton, richiamando i principi-base della Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici, aveva espresso "profonda preoccupazione" per gli sviluppi della crisi libica, e aveva inoltre ingiunto alle autorita' di Tripoli di "collaborare appieno per la tutela dei cittadini" comunitari.
Fonte: AGI