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Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
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03.12.2010

Corte di Cassazione: L’illegittimità del rapporto di lavoro dello straniero irregolare non esclude l’obbligo contributivo del datore di lavoro

 
Sentenza della Corte di Cassazione n. 22559 dd. 5.11.2010.
 
Corte di Cassazione, sez. lavoro, sentenza n. 22559 dd.05.11.2010 (42.67 KB)
 

La Corte di Cassazione (sez. lavoro),  con la sentenza n. 22559 del 5 novembre 2010, ha respinto il ricorso presentato da un datore di lavoro che aveva impiegato un certo numero di lavoratori stranieri in condizioni irregolari e che, a seguito di accertamento ispettivo, si era visto notificare dall'INPS la richiesta di pagamento dei relativi contributi previdenziali e delle sanzioni. La Corte di Cassazione ha respinto gli argomenti della difesa, secondo cui l'emersione dei contributi contributivi non poteva avere luogo in relazione a rapporti di lavoro illeciti, ribadendo la sua linea consolidata secondo la quale l'illegittimità del contratto di lavoro con il lavoratore straniero irregolare non esclude  l'obbligazione retributiva e contributiva a carico del datore di lavoro. Questo al fine di garantire la razionalità complessiva del sistema che altrimenti  vedrebbe alterate le regole del mercato e della concorrenza, avvantaggiando i datori di lavoro che violassero la normativa sull'immigrazione (in questo senso anche Cassazione , n. 7380 dd. 26.03.2010).

 
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