ASGI

Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
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29.11.2010

Mazaro del Vallo - La condizione sociale e giuridica dei migranti e sfruttamento lavorativo

 
Il programma (1511.61 KB)
 
Iniziativa promossa dalla Diocesi di Mazara del Vallo e dalla Coop. soc.Alma in collborazione con l'ASGI .

Lunedì 29 Novembre 2010 ore 17.00- Museo della Legalità (Via Giotto)

La Sicilia è stata negli ultimi anni meta di arrivo della quasi totalità dei richiedenti asilo e protezione internazionale arrivati in Italia. Che fine hanno fatto i richiedenti asilo? Che fine fanno la gran parte dei migranti che arrivano e vivono in Italia? Riflettere sui temi dell'immigrazione e sulla condizione dei migranti che si trovano in Italia significa inevitabilmente riflettere sulla nostra società, sui valori della accoglienza e del rispetto nei rapporti tra persone ma anche tra persone ed istituzioni. Particolare attenzione merita la questione del lavoro “nero” spesso nero, sotto diversi profili. La raccolta stagionale nei campi della Sicilia si svolge quasi interamente sul lavoro dei migranti, braccianti improvvisati che subiscono tutte le contraddizioni di un territorio difficile e di un sistema profondamente in crisi, quello dell'agricoltura. La legislazione vigente in materia di i m m i g r a z i o n e n o n f a v o r i s c e l a regolarizzazione dei migranti e l'emersione dallo sfruttamento e dal lavoro nero. Anche il sistema ufficiale di accoglienza gioca un importante ruolo. “La condizione sociale e giuridica dei migranti e sfruttamento lavorativo” .

Nel corso dell'incontro sarà proiettato il videodocumentario “La Terra (e)Strema” (di Enrico Montalbano, Angela Giardina ed Ilaria Sposito -http://terraestrema.blogspot.com ). (Il film è un viaggio in Sicilia, da oriente ad occidente, da maggio a novembre, che racconta le “campagne” e i suoi protagonisti: il piccolo produttore che diviene bracciante di se stesso, strozzato da un mercato senza regole, ricattato da imposizioni di prezzo che lo costringono ad indebitarsi, ed il bracciante straniero che è costretto a lavorare sottopagato, senza contratto nella stragrande maggioranza dei casi, e senza casa, costretto a ripiegare su di un sistema di accoglienza ambiguo, quando presente, o ad auto-organizzarsi con accampamenti improvvisati in mezzo ai campi.