Con la decisione n. 1010613-DC del 7 ottobre 2010, il Consiglio costituzionale francese si è pronunciato sulla legge approvata il 14 settembre scorso dal Parlamento francese che proibisce di celare il volto nello spazio pubblico.
Il Consiglio Costituzionale ha dichiarato che la legge è conforme alla Costituzione, ma ha espresso una riserva di interpretazione su un punto della normativa.
La legge francese dispone che nello spazio pubblico viene proibito di celare il volto. Lo spazio pubblico è definito come la pubblica via, e i luoghi aperti al pubblico o interessati da un servizio pubblico. La legge prevede delle eccezioni a tale proibizione e fissa a 150 euro l'importo massimo di ammenda in caso di violazione. Con questa legge, il legislatore ha inteso proibire la dissimulazione del visto nello spazio pubblico derivante anche dall'adesione a precetti religiosi ritenendola in contrasto con la sicurezza pubblica e con le esigenze minimali della vita sociale. L'uso del velo integrale da parte delle donne, anche se volontario, costituisce -secondo il legislatore francese - espressione di una situazione di esclusione e inferiorità incompatibile con i principi costituzionali di uguaglianza e libertà.
Il Consiglio Costituzionale francese ha ritenuto che la proibizione del velo integrale nello spazio pubblico non costituisce una interferenza sproporzionata nel diritto alla libertà religiosa rispetto agli obiettivi e interessi che il legislatore francese ha inteso tutelare. Tuttavia, con riferimento all'esigenza di un pieno rispetto del fondamentale diritto alla libertà religiosa, il Consiglio costituzionale francese ha ritenuto che il divieto di celare il volto nei luoghi di culto aperti al pubblico risulterebbe eccessivo e, pertanto, su questo punto ha espresso una riserva.
Il testo del progetto di legge francese approvato dal Parlamento francese il 14 settembre scorso è scaricabile dal sito web: http://www.olir.it/areetematiche/documenti/documents/velo_doc5480.pdf
Per approfondimenti: http://www.olir.it/